MARTEDÌ 6 APRILE 2010
GB: Tentano di imbarcare parente morto su aereo per non pagare tasse
Fonte: Corriere.it
LONDRA - Hanno finto che il loro parente, morto, fosse addormentato in modo da poterlo riportare in Germania senza pagare le tasse. Protagoniste della vicenda due donne che hanno cercato di far imbarcare un 91enne defunto su un aereo a Liverpool, sistemandolo sulla sedia a rotelle nella speranza che gli addetti all'aeroporto non si accorgessero di nulla. Le due donne sono state arrestate. (RCD)
LONDRA - Hanno finto che il loro parente, morto, fosse addormentato in modo da poterlo riportare in Germania senza pagare le tasse. Protagoniste della vicenda due donne che hanno cercato di far imbarcare un 91enne defunto su un aereo a Liverpool, sistemandolo sulla sedia a rotelle nella speranza che gli addetti all'aeroporto non si accorgessero di nulla. Le due donne sono state arrestate. (RCD)
Il Parroco di Bosaro esplode contro i gay
Fonte: Gay.tv
Il parroco Magarotto, parroco della Chiesa di Bosaro ha pubblicato sul numero di ottobre della rivista parrocchiale un intervento di fuoco contro comunisti, prostitute e gay.
Il sacerdote era già noto per le prediche piuttosto appassionate, ma il suo articolo non è stato gradito da tutta la comunità dei fedeli.
L’intervento del prete parte da un testo di Augusto de Izcue, tratto dalla rivista «Radici Cristiane», che contiene un feroce attacco agli intramontabili “comunisti”, ma anche a gay, migranti e prostitute. “Quando si è palesato l’irreversibile fallimento della propaganda comunista - nessun partito di questa tendenza ha mai vinto una libera elezione in nessuna parte del mondo - si legge - le forze che spingono al processo di scristianizzazione sono state costrette a cambiare strategia. Persa l’illusione di ottenere il sostegno della classe operaia e degli studenti, sempre più refrattari alla predica marxista, queste forze hanno pensato di creare un “nuovo proletariato”.
Continua dicendo che questo nuovo proletariato ora è composto da minoranze emarginate ovvero:”prostitute, omosessuali, femministe, tossicodipendenti, antisociali, immigrati, teppisti, elementi della controcultura”
I suoi nemici maggiori nel testo sono i marxisti, rei di aver costruito nuovi modelli sociali, e tutti coloro che ne fanno parte non sono visti come vittime della società, ma come i complici delle “forze che spingono al processo di scristianizzazione.”
“La nuova strategia - si legge ancora - presenta queste minoranze come gli “oppressi” di oggi, mette loro l’etichetta di “movimenti sociali” e li scaglia contro la società “oppressiva” con folto sostegno di Ong milionarie create ad arte. Questa nuova strategia rivoluzionaria ha ricevuto il nome di “rivoluzione culturale”.
Il sindaco Remo Randolo non ha potuto soprassedere dopo un intervento del genere da parte del padre spirituale della sua città e ha affermato che: “Lungi da me l’intenzione di spaccare la città tra chi sostiene il sindaco e chi il parroco - precisa subito -Ma su certe cose non posso tacere e mi assumo la responsabilità delle mie parole. I toni usati in questo articolo sono non solo volgari e offensivi, ma anche violenti. Un prete dovrebbe occuparsi dei problemi veri delle persone”.
Il parroco Magarotto, parroco della Chiesa di Bosaro ha pubblicato sul numero di ottobre della rivista parrocchiale un intervento di fuoco contro comunisti, prostitute e gay.
Il sacerdote era già noto per le prediche piuttosto appassionate, ma il suo articolo non è stato gradito da tutta la comunità dei fedeli.
L’intervento del prete parte da un testo di Augusto de Izcue, tratto dalla rivista «Radici Cristiane», che contiene un feroce attacco agli intramontabili “comunisti”, ma anche a gay, migranti e prostitute. “Quando si è palesato l’irreversibile fallimento della propaganda comunista - nessun partito di questa tendenza ha mai vinto una libera elezione in nessuna parte del mondo - si legge - le forze che spingono al processo di scristianizzazione sono state costrette a cambiare strategia. Persa l’illusione di ottenere il sostegno della classe operaia e degli studenti, sempre più refrattari alla predica marxista, queste forze hanno pensato di creare un “nuovo proletariato”.
Continua dicendo che questo nuovo proletariato ora è composto da minoranze emarginate ovvero:”prostitute, omosessuali, femministe, tossicodipendenti, antisociali, immigrati, teppisti, elementi della controcultura”
I suoi nemici maggiori nel testo sono i marxisti, rei di aver costruito nuovi modelli sociali, e tutti coloro che ne fanno parte non sono visti come vittime della società, ma come i complici delle “forze che spingono al processo di scristianizzazione.”
“La nuova strategia - si legge ancora - presenta queste minoranze come gli “oppressi” di oggi, mette loro l’etichetta di “movimenti sociali” e li scaglia contro la società “oppressiva” con folto sostegno di Ong milionarie create ad arte. Questa nuova strategia rivoluzionaria ha ricevuto il nome di “rivoluzione culturale”.
Il sindaco Remo Randolo non ha potuto soprassedere dopo un intervento del genere da parte del padre spirituale della sua città e ha affermato che: “Lungi da me l’intenzione di spaccare la città tra chi sostiene il sindaco e chi il parroco - precisa subito -Ma su certe cose non posso tacere e mi assumo la responsabilità delle mie parole. I toni usati in questo articolo sono non solo volgari e offensivi, ma anche violenti. Un prete dovrebbe occuparsi dei problemi veri delle persone”.
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Verona: paga 5.000 Euro per girare un film porno, ma è una truffa
fonte: Blitzquotidiano
Un aspirante attore porno ha pagato 5000 euro per recitare da protagonista in un film a luci rosse a Verona, ma è stato truffato. Il trentenne veronese ha inserito un annuncio su internet, in cui si dichiarava disponibile a interpretare un ruolo in un film hard, inserendo il proprio numero di cellulare. Contattato da un veneziano, che si è spacciato per produttore di film porno, il giovane si è anche detto disponibile a pagare qualcosa per dare una svolta alla sua carriera. All’appuntamento nel capoluogo veneto si è presentato un uomo di mezza età, disabile, a cui l’uomo ha consegnato tremila euro e la carta d’identità, in cambio della promessa di un provino. Il secondo incontro dopo alcune settimane, a Mestre. Questa volta il fantomatico produttore è riuscito a farsi consegnare un altro acconto di duemila euro, assicurando il giovane veronese che quei soldi sarebbero stati il suo biglietto d’ingresso nel mondo dei film a luci rosse. Ma è scomparso, senza più richiamare.
Il fatto sarebbe rimasto nell’ombra se il trentenne non fosse stato chiamato dai Carabinieri, che l’hanno contattato perché in Questura a Venezia risultava che avesse assunto una donna cinese senza permesso di soggiorno. In realtà la donna sarebbe stata contattata dal produttore, che si è servito del documento d’identità del veronese, per farla recitare nel film come protagonista femminile. A quel punto il giovane, per potersi scagionare dall’accusa, è stato costretto a chiarire la sua posizione con i militari. Dopo aver ricostruito l’intera vicenda, ha fornito ai Carabinieri una descrizione del truffatore.
Un aspirante attore porno ha pagato 5000 euro per recitare da protagonista in un film a luci rosse a Verona, ma è stato truffato. Il trentenne veronese ha inserito un annuncio su internet, in cui si dichiarava disponibile a interpretare un ruolo in un film hard, inserendo il proprio numero di cellulare. Contattato da un veneziano, che si è spacciato per produttore di film porno, il giovane si è anche detto disponibile a pagare qualcosa per dare una svolta alla sua carriera. All’appuntamento nel capoluogo veneto si è presentato un uomo di mezza età, disabile, a cui l’uomo ha consegnato tremila euro e la carta d’identità, in cambio della promessa di un provino. Il secondo incontro dopo alcune settimane, a Mestre. Questa volta il fantomatico produttore è riuscito a farsi consegnare un altro acconto di duemila euro, assicurando il giovane veronese che quei soldi sarebbero stati il suo biglietto d’ingresso nel mondo dei film a luci rosse. Ma è scomparso, senza più richiamare.
Il fatto sarebbe rimasto nell’ombra se il trentenne non fosse stato chiamato dai Carabinieri, che l’hanno contattato perché in Questura a Venezia risultava che avesse assunto una donna cinese senza permesso di soggiorno. In realtà la donna sarebbe stata contattata dal produttore, che si è servito del documento d’identità del veronese, per farla recitare nel film come protagonista femminile. A quel punto il giovane, per potersi scagionare dall’accusa, è stato costretto a chiarire la sua posizione con i militari. Dopo aver ricostruito l’intera vicenda, ha fornito ai Carabinieri una descrizione del truffatore.
Parroco spende 17mila euro in linee erotiche e siti pornografici
da ADN Kronos
Un prete cattolico e' stato rimosso dall'arcivescovo di Toledo per aver speso oltre 17mila euro della parrocchia in linee telefoniche erotiche e siti pornografici. Il ventisettenne prete era da meno di un anno il parroco di Noez e Totane's, due piccole cittadine nei pressi di Toledo. I parrocchiani avevano inziato ad avere qualche sospetto sul giovane prelato, e lui stesso durante una messa aveva ammesso di aver "preso soldi della comunita' per risolvere un problema".
MARTEDÌ 30 MARZO 2010
Salento, rimossa la statua dell'Arcuri: "Non ci rappresenta!"
LECCE - Non ci rappresenta. Con questa motivazioni le donne di Porto Cesareo, cittadina salentina di Lecce dove vivono poco più di 5mila anime, hanno chiesto e ottenuto la rimozione della statua di Manuela Arcuri in veste di sirena, inaugurata nel 2002 proprio di fronte al mare.
IN UN MAGAZZINO - All'alba il Comune, che nel frattempo ha cambiato colore di giunta (primo cittadino è ora Vito Foscarini del centrosinistra), ha dato esecuzione a un'ordinanza sindacale che prevedeva lo spostamento o la rimozione del monumento, sui cui basamento è riportata la scritta "Il mare di Porto Cesareo a Manuela Arcuri, simbolo di bellezza e prosperità". Una presenza che le mogli dei pescatori locali non hanno mai gradito. La statua, all'epoca inaugurata alla presenza di una raggiante Arcuri, è stata dunque riposta in un magazzino del campo sportivo.
LO SHOW DI IPPOLITI - In realtà già l'estate scorsa la giunta aveva deliberato la rimozione, motivandola proprio con la petizione delle mogli dei pescatori che ritenevano non le rappresentasse, chiedendo che venisse sostituita con una statua della Madonnina del mare. Tutto fu interrotto dal clamore suscitato dalle proteste del giornalista Gianni Ippoliti, che nel 2009 si presentò davanti alla statua con piccone e martello e si disse pronto ad abbattere il manufatto. La questione dello spostamento fu allora accontantonata. Fino a stamane, quando le donne del paese l'hanno avuta vinta.
IN UN MAGAZZINO - All'alba il Comune, che nel frattempo ha cambiato colore di giunta (primo cittadino è ora Vito Foscarini del centrosinistra), ha dato esecuzione a un'ordinanza sindacale che prevedeva lo spostamento o la rimozione del monumento, sui cui basamento è riportata la scritta "Il mare di Porto Cesareo a Manuela Arcuri, simbolo di bellezza e prosperità". Una presenza che le mogli dei pescatori locali non hanno mai gradito. La statua, all'epoca inaugurata alla presenza di una raggiante Arcuri, è stata dunque riposta in un magazzino del campo sportivo.
LO SHOW DI IPPOLITI - In realtà già l'estate scorsa la giunta aveva deliberato la rimozione, motivandola proprio con la petizione delle mogli dei pescatori che ritenevano non le rappresentasse, chiedendo che venisse sostituita con una statua della Madonnina del mare. Tutto fu interrotto dal clamore suscitato dalle proteste del giornalista Gianni Ippoliti, che nel 2009 si presentò davanti alla statua con piccone e martello e si disse pronto ad abbattere il manufatto. La questione dello spostamento fu allora accontantonata. Fino a stamane, quando le donne del paese l'hanno avuta vinta.
LUNEDÌ 29 MARZO 2010
Clooney preferisce il poker online a Elisabetta Canalis, è crisi
Lui sarebbe sul punto di chiedere un momento di riflessione di qualche meseLOS ANGELES - Stanco di Elisabetta al punto di chiedere un momento di riflessione, che potrebbe tradursi in una momentanea separazione. Rimbalzano dagli Stati Uniti le voci di crisi tra la coppia più glamour del jet set. A parlarne per primo è stato il periodico Stars, rilanciato in Italia da numerosi siti come il Metropolitan post. I due, su richiesta di lui, vivranno separati per sei mesi. Poi si vedrà. È certo che George Clooney abbia definitivamente detto di no al matrimonio. Ma anche a una rinuncia delle sue abitudini più ludiche come per esempio il poker, al punto che Elisabetta Canalis si sarebbe lamentata con alcuni amici per un suo uso un po' eccessivo del gioco online. Mentre in questi giorni la showgirl Hilary Blasi afferma di non essere affatto dispiaciuta dalla recente passione del suo Francesco Totti per il poker, sembra che Canalis e Clooney abbiano avuto una «colorita discussione».
ONLINE CON MATT E BEN - Nelle ultime settimane, secondo alcuni amici della coppia, George non avrebbe riposto ad alcune sue telefonate perché troppo impegnato in tornei online con gli amici pokeristi Matt Damon e Ben Affleck. Proprio quando sembrava che la loro storia potesse proseguire senza nessun intoppo verso il matrimonio, che per molti si svolgerà quasi sicuramente su una calda spiaggia messicana, i due si trovano ad affrontare quella che è la prima possibile crisi da fidanzati. Alcuni amici hanno riferito di una minacciosa telefonata di Elisabetta che avrebbe urlato al suo George: «Non mi interessa nulla delle tue partite a poker con Ben e Matt, se ti chiamo sei pregato di rispondere alle mie telefonate». I tre, inoltre, spesso si danno appuntamento online anche con un campione di poker italiano, il professionista di Everest Poker Cristiano «The Italian Stallion» Blanco che, tramite chat, dà consigli sulle migliori strategie da portare avanti durante le partite.
DAMON: «LUI E' GAY» - A Elisabetta, però, sembra non piacere neanche Matt Damon. Forse non ha ancora digerito lo scherzo che Matt ha organizzato ai due quando, prima della trionfale apparizione della coppia alla mostra del cinema di Venezia, dichiarò apertamente ai media che Clooney fosse omosessuale, dando della «splendida copertura» alla Canalis. In effetti uno scricchiolio nel rapporto tra i due lo ha anticipato già la stampa gossippara, che ha riportato la notizia della «preoccupazione» del 48enne attore americano per la continua presenza a letto di Piero, il dobermann di Elisabetta che spesso si infila sotto le coperte.(fonte: Agi)
ONLINE CON MATT E BEN - Nelle ultime settimane, secondo alcuni amici della coppia, George non avrebbe riposto ad alcune sue telefonate perché troppo impegnato in tornei online con gli amici pokeristi Matt Damon e Ben Affleck. Proprio quando sembrava che la loro storia potesse proseguire senza nessun intoppo verso il matrimonio, che per molti si svolgerà quasi sicuramente su una calda spiaggia messicana, i due si trovano ad affrontare quella che è la prima possibile crisi da fidanzati. Alcuni amici hanno riferito di una minacciosa telefonata di Elisabetta che avrebbe urlato al suo George: «Non mi interessa nulla delle tue partite a poker con Ben e Matt, se ti chiamo sei pregato di rispondere alle mie telefonate». I tre, inoltre, spesso si danno appuntamento online anche con un campione di poker italiano, il professionista di Everest Poker Cristiano «The Italian Stallion» Blanco che, tramite chat, dà consigli sulle migliori strategie da portare avanti durante le partite.
SABATO 27 MARZO 2010
Calderoli brucia le leggi abrogate
IL MINISTRO PER LA SEMPLIFICAZIONE MANDA AL ROGO UN MURO COMPOSTO DALLE SCATOLE CON I 375MILA PROVVEDIMENT
ROMA - Oltre 375.000 tra leggi e regolamenti abrogati finiti al rogo. Letteralmente. Armato d'ascia, piccone e fiamma ossidrica il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, ha dato fuoco ad un enorme muro di scatoloni costituito da tutte le norme abrogate dal lavoro del suo ministero. Poi, siccome ci trovavamo a Roma, in una caserma dei vigili del fuoco, alla fine sono intervenuti i pompieri che hanno spento le fiamme. Salvando dal rogo anche qualche scatolone.
RISPARMI E POLEMICHE - Il taglio di queste norme, realizzato nei primi 22 mesi di legislatura, ha permesso di arrivare, secondo il governo, ad avere uno stock normativo di sole circa 10.o00 leggi vigenti e ha prodotto un risparmio di circa 800 milioni di euro l'anno. Ma c'è anche chi è critico sul gesto di Calderoli, trasformatosi per qualche minuto in un «novello Nerone». «La carta non si brucia, si ricicla - ricorda Paolo Cento della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà - ormai lo sanno anche i bambini delle elementari. Evidentemente è uno sforzo troppo grande per i membri dell'attuale esecutivo». L'iniziativa non è piaciuta nemmeno al segretario della Cgil Vigili del Fuoco e a quello della Cgil Funzione Pubblica, Michele D'Ambrogio e Antonio Crispi: «Piuttosto che fare pessima propaganda - affermano - si sarebbe potuta eliminare senza alcun dubbio la legge di riforma del rapporto di lavoro dei pompieri, la cui totale inefficacia è dimostrata da un modello organizzativo del Corpo che penalizza il servizio reso ai cittadini ed al paese, ma anche dalle condizioni professionali ed economiche degli operatori»
LEGGI ABROGATE - Il Consiglio dei ministri ha tagliato con un recente decreto legislativo 189mila provvedimenti tra leggi e regolamenti. Se si aggiungono le 40mila disposizioni già abrogate in precedenza sempre da Calderoli e 145mila atti privi di valore normativo, ecco che si arriva a 375mila tra leggi e regolamenti abrogati. Ma che tipo di provvedimenti non ci sono più? La normativa cancellata più vecchia è del 1864 e riguarda « L'affrancamento dei canoni enfiteutici, livelli, censi decime ed altre prestazioni dovute a corpi morali». Ma ci sono anche una serie di norme varate durante il periodo fascista che si pensavano abrogate ma resistevano ancora, come la «legge istitutiva dei fasci e delle corporazioni». Tanti anche i provvedimenti stravaganti che ora non ci sono più, come un regio decreto sul prosciutto cotto conservato in scatola, un altro sulla lotta alle cavallette, uno sulla lotta alle coccinelle negli agrumi e infine una normativa sull’indennità di bagaglio per le bardature dei cavalli.
Speriamo però che almeno questa volta non ci sia stato alcun errore. Nel precedente decreto taglia-leggi Calderoli aveva involontariamente eliminato infatti anche normative non proprio inutili come quella che istituisce la Corte dei Conti, tanto che al taglia-leggi si era dovuto contrapporre un nuovo decreto: il salva-leggi.
LEGGI ABROGATE - Il Consiglio dei ministri ha tagliato con un recente decreto legislativo 189mila provvedimenti tra leggi e regolamenti. Se si aggiungono le 40mila disposizioni già abrogate in precedenza sempre da Calderoli e 145mila atti privi di valore normativo, ecco che si arriva a 375mila tra leggi e regolamenti abrogati. Ma che tipo di provvedimenti non ci sono più? La normativa cancellata più vecchia è del 1864 e riguarda « L'affrancamento dei canoni enfiteutici, livelli, censi decime ed altre prestazioni dovute a corpi morali». Ma ci sono anche una serie di norme varate durante il periodo fascista che si pensavano abrogate ma resistevano ancora, come la «legge istitutiva dei fasci e delle corporazioni». Tanti anche i provvedimenti stravaganti che ora non ci sono più, come un regio decreto sul prosciutto cotto conservato in scatola, un altro sulla lotta alle cavallette, uno sulla lotta alle coccinelle negli agrumi e infine una normativa sull’indennità di bagaglio per le bardature dei cavalli.
Speriamo però che almeno questa volta non ci sia stato alcun errore. Nel precedente decreto taglia-leggi Calderoli aveva involontariamente eliminato infatti anche normative non proprio inutili come quella che istituisce la Corte dei Conti, tanto che al taglia-leggi si era dovuto contrapporre un nuovo decreto: il salva-leggi.
LUNEDÌ 22 MARZO 2010
Milano, rubata la Bentley di Eto'o
L'AVEVA PRESTATA A MARKO ARNAUTOVIC, CHE HA DENUNCIATO IL FURTO: LA GT 63 VALE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO
MILANO - Samuel Eto'o è l'indubbio eroe di Stamford Bridge, per il gol con cui l'Inter ha battuto il Chelsea negli ottavi di Champions League, ma con le auto è poco fortunato. Giovedì sera gli è stata rubata una Bentley Gt 63 del valore di centinaia di migliaia di euro. È stato il compagno di squadra Marko Arnautovic a sporgere denuncia per il furto: l'attaccante camerunese gli aveva prestato l'auto, poi rubata vicino all'Hotel Sheraton in zona Porta Venezia, tra le 21.30 e le 22. (Ansa)
LUNEDÌ 15 MARZO 2010
Bordello in fiamme, uomo nudo in fuga
PER SFUGGIRE ALL'INCENDIO SI RIFUGIA SU UN CORNICIONE SENZA NULLA ADDOSSO. SCENA RIPRESA CON I TELEFONINI DAI PASSANTI
Il rogo è divampato in una casa di appuntamenti nel centro di Basilea
Per sfuggire all'incendio si rifugia su un cornicione senza nulla addosso. Scena ripresa con i telefonini dai passanti
MILANO - Attimi di paura e alquanto imbarazzanti per uno svizzero rimasto bloccato e completamente nudo sul parapetto al quarto piano di un edificio in fiamme nel centro di Basilea. Teatro dell'incidente è un noto locale d'incontri del centro storico.L'INCENDIO - Dall'appartamento, in cui si organizzano incontri sessuali, lunedì pomeriggio è divampato un incendio. Uno degli occupanti ha cercato di mettersi in salvo uscendo dalla finestra e aggrappandosi al parapetto della finestra. Forse per la paura o per la fretta non ha fatto in tempo a mettersi qualcosa addosso. L'intera sequenza è stata catturata con i cellulari dai passanti incuriositi. E le foto hanno subito fatto il giro di Internet.
SABATO 6 MARZO 2010
Adriano aggredito dalla ex. Notte di caos nella favela
Appena tornato in patria dopo l’amichevole giocata a Londra con la maglia della seleçao, l’attaccante brasiliano ha subito la furia dell’ex fidanzata durante una festa nella favela di Chatuba. Macchina dell’Imperatore distrutta a colpi di pietra prima che i due venissero alle mani.
RIO DE JANEIRO (Brasile), 6 marzo 2010 – Una festa decisamente da dimenticare per l’attaccante del Flamengo, con tanto di rissa e macchina distrutta a colpi di pietra dall’ex fidanzata Joana Machado, piombata a sorpresa nella favela di Chatuba (periferia nord della capitale carioca), dove l’Imperatore era andato a festeggiare insieme a una decina di compagni di squadra. La personal trainer, che Adriano pare abbia ricominciato a frequentare da poco dopo il fidanzamento rotto più di un anno fa, ha prima sfogato la propria ira contro la vettura dell’ex fidanzato per passare successivamente allo scontro fisico, generando lo stupore della favela, abituata a ben altre scene di violenza.
L'ira dell'ex — L’intenzione era quella di passare una serata al ritmo di samba e funky insieme ad amici e compagni di squadra, ma l’ira dell’ex ha letteralmente sconvolto i piani, trasformando rapidamente la festa in uno scenario da Attrazione Fatale. Specchietti divelti, parabrezza in frantumi e portiere ammaccate sono state il risultato della rabbia di Joana. Pochi minuti dopo l’arrivo in discoteca, infatti, Adriano e compagni sono stati sorpresi dalle urla e dal frastuono provenienti dal parcheggio antistante, dove Joana Machado ha iniziato a scagliare calci e pietre contro l’auto dell’attaccante, senza risparmiare nemmeno le vetture di altri tre suoi compagni di squadra. Secondo quanto ricostruito dal sito di Globoesporte, una volta entrati in contatto fuori dal locale i due sono immediatamente venuti alle mani, con l’ex fidanzata messa al tappeto da uno spintone di Adriano, la cui assenza all’allenamento del giorno successivo ha generato non poco imbarazzo nella dirigenza del Flamengo al momento di spiegarne le ragioni.
scarica barile — L’assenza nell’ultimo allenamento non aveva destato eccessivo scalpore, vista la recente ammissione dei dirigenti carioca del “trattamento privilegiato” di cui gode l’attaccante, di fatto “libero di autogestirsi”. Ma una volta venuta a galla la rissa di giovedì notte, l’imbarazzo di tecnico e dirigenti nel tentativo di giustificare la mancanza dell’attaccante al campo d’allenamento è parso subito evidente. “Medico e tecnico hanno deciso di tenere a riposo Adriano nei prossimi giorni per fargli realizzare del lavoro fisico specifico”, ha dichiarato il dirigente carioca Marcos Braz, smentendo di fatto la versione rilasciata solo qualche istante prima dall’allenatore, Jorge Andrade, secondo cui “la decisione di lasciare Adriano a riposo è arrivata direttamente dall’alto”. Dal canto suo, l’attaccante è tornato a parlare di “problemi personali”, escludendo tuttavia che dipendano dal burrascoso rapporto con l’ex fidanzata conosciuta quando ancora giocava nell’Inter. “Ho alcuni problemi personali da risolvere, ma in tutto ciò Joana non ha nulla a che vedere”, ha giurato. Vero o falso che sia, l’unica cosa certa è che le vicende extracalcistiche di Adriano non smettono di destare scalpore
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